2 Settembre 2007 di Mezzapelle Vito
La vendemmia può essere effettuata manualmente o meccanicamente, con risultati diversi. La vendemmia manuale consiste nel raccogliere i grappoli d’uva uno ad uno, i quali vengono posti in cassette, che risultano essere i contenitori migliori per il trasporto alla cantina, visto che non provocano un eccessivo schiacciamento degli acini e di conseguenza ne determina una migliore qualità del vino ottenuto. La vendemmia meccanica presenta qualche problema, anche si ottiene una drastica diminuzione dei tempi di raccolta, e una diminuzione di impiego di manodopera.
La vendemmia meccanica consente di superare gli inconvenienti, soprattutto di natura tecnico-economica, della raccolto manuale, oltre ad un contenimento dei costi, infatti, si registrano altri vantaggi, che si ripercuotono positivamente sulla qualità del prodotto finale, quali tempestività di intervento ed uva raccolta con maturazione omogenea.
Ciò consente agli imprenditori viticoli di effettuare una precisa programmazione delle operazioni di raccolta in funzione della varietà, della tipologia di vino che si vuole ottenere e dell’andamento climatico stagionale, permettendo una gestione accurata di tutto il processo di lavorazione e di vinificazione delle uve per l’ottenimento di un prodotto finale di elevata qualità.
Tuttavia tale tecnica comporta un indice di ammostamento superiore rispetto alla raccolta manuale dovuto principalmente all’azione energica degli scuotitori sui grappoli per permettere il distacco degli acini.
L’indice di ammortamento nella raccolta meccanica in funzione di molteplici fattori quali frequenza degli scuotitori, velocità di avanzamento della macchina, abilità dell’operatore alla guida, caratteristiche strutturali del vigneto, varietà e grado di maturazione dell’uva, regime di conduzione del vigneto in asciutto o in irriguo, ecc.
Da indagini effettuate e per i motivi sopra esposti l’indice di ammortamento nella raccolta meccanica varia dal 10 al 30%.
L’ammostamento dell’uva appena raccolta determina l’innesco di una serie di meccanismi biochimici che incidono negativamente sulle caratteristiche merceologiche, organolettiche e sulla stabilità dl vino compromettendone la qualità. Evidentemente tali effetti negativi risultano tanto maggiori quanto più elevata è la temperatura ambientale e quanto più lungo è il lasso di tempo per il trasferimento dell’uva dall’appezzamento vitato alla cantina.
Fonte: Catania P. e Pipitone F.
Lascia un commento