29 Aprile 2012 di Mezzapelle Vito
Si è tenuto, il 27 aprile scorso, un incontro tra Assoenologi Sicilia e i responsabili del progetto Valorizzazione dei Vitigni Autoctoni Siciliani, presso il Centro per l’Innovazione della Filiera Vititvinicola di Marsala, per far conoscere al mondo produttivo le qualità sensoriali dei vini sperimentali ottenuti. Erano presenti all’incontro enologi e tecnici degustatori provenienti da tutta la Sicilia.
I vini degustati, ottenuti da diverse presunte varietà (accessioni), sono state innumerevoli tra i bianchi, Nave, Canina, Franchitiaddro, Citana, Catanese Bianca, Pignolo; mentre per i rossi, Cela cela, Orisi, Quattro Rappi, Catanese Nera.
Questi, unici al mondo, hanno suscitato l’interesse degli enologi presenti all’incontro, che hanno mostrato volontà di uscir fuori dai vini omologati; volontà che presto potrebbe rivelarsi indispensabile per la competitività della cantine siciliane.
Si pensi ad un cambiamento climatico accompagnato dalla riduzione delle risorse idriche, in questo caso la Sicilia potrebbe vantare un assortimento varietale atto a tollerare condizioni climatiche estreme, con un patrimonio genetico che conferisce anche la tolleranza alle alte temperature durante la maturazione o alle malattie crittogamiche.
Fonte: Enol. Vito Mezzapelle
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