18 Settembre 2007 di Mezzapelle Vito
In enologia, la flottazione permette l'elim di inazionegran parte deel particelle disperse nel mosto (debourbage).
La separazione dei solidi da una fase liquida tramite flottazione e pratica in uso oramai da molto tempo in diverse attività produttive ed è divenuta di uso corrente anche nel settore enologico.
Flottatore prima del riempimento
Il principio si basa sull’introduzione nel mosto da trattare di microbolle di aria che si legano ai solidi sospesi da separare trascinandoli verso la superficie. La dissoluzione del gas compresso a circa 7 bar nel mosto, avviene nel pressurizzatore dove sostano il tempo necessario perché si creino i flocculi.
Per aumentare l’efficacia del sistema si è soliti dosare dei coaudiuvanti di chiarifica (bentonite, sol di silice, gelatina) creando agglomerati in grado di inglobare e aderire al gas aggiunto e nel contempo
sfruttarne le proprietà stabilizzanti nei confronti di proteine e sostanze fenoliche.
Il procedimento può avvenire in modo continuo o discontinuo.
Nel primo caso la separazione avviene in un tank, parte integrante della macchina, di forma cilindrica provvisto ai lati di paratie per poter separare la frazione liquida dalla solida che si concentra nel surnatante nel mezzo della vasca. Qui, mediante dei tubi aspiranti, viene allontanato e inviato a successive operazioni di filtrazione sottovuoto.
La lavorazione in discontinuo prevede che il mosto addizionato di gas, venga fatto sostare in serbatoio o vasca.
A recipiente pieno o a esaurimento della massa da trattare , si avranno due frazioni ben distinte: limpida in basso fecciosa in alto.
La separazione viene effettuata con un travaso del chiaro dal fondo del recipiente.
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